I social media e le sfide globali: dalle violazioni dei diritti umani ai cambiamenti climatici

Social e informazione diventano un connubio ogni giorno più forte

Conosciamo l’importanza dei social media nella nostra vita, ma a volte ne sottovalutiamo la portata, sia in positivo che in negativo. Se alcuni fatti di cronaca accendono il dibattito sul confine tra pubblico e privato, confine labile e spesso superato sul web, raramente ci accorgiamo di quanto questi siano importanti nelle grandi sfide che riguardano la popolazione del Pianeta.

Come riportato dal World Post – edizione a livello mondiale dell’Huffington Post – i social hanno già superato i media tradizionali per quanto riguarda il grado di influenza che riescono ad avere sulla popolazione. Secondo lo studio sarebbe un trend iniziato nei paesi anglosassoni e ripetuto un po’ ovunque: la maggior parte della popolazione occidentale ha ormai bassi livelli di fiducia nei confronti delle élites, delle istituzioni pubbliche e dell’autorità, mentre è più incline a dare credito alle notizie provenienti da amici, famigliari e conoscenti, ovvero dai social.

Prendiamo in esame due casi, tra i tanti che i social media riescono a portare alla ribalta: le violazioni dei diritti umani in alcune zone del mondo, e i cambiamenti climatici.

Partiamo dal primo esempio: tutti noi sappiamo che, in alcune zone del mondo, i diritti umani sono quotidianamente violati. Dittature e regimi che di democratico hanno soltanto una parvenza riescono a piegare, a volte spezzare, ogni sorta di diritto che l’uomo ha conquistato in millenni di Storia. Un conto però è saperlo, un altro è averne ogni giorno la percezione attraverso le notizie che i media tradizionali, fedeli alla propria politica commerciale, non possono proporci. In questo senso, invece, i social non rispondono a criteri editoriali e hanno le potenzialità per portare alla ribalta argomenti spesso poco o male considerati. Basti pensare al Nobel per la pace 2018, di cui è stata insignita Nadia Murad insieme al ginecologo Denis Mukwege: la loro denuncia contro le violenze sessuali usate come armi di guerra e di conflitto è riuscita ad avere visibilità e risalto, negli anni, anche grazie ai social network.

Allo stesso modo, la denuncia degli scienziati circa i cambiamenti climatici in atto nel nostro Pianeta è riuscita a raggiungere gran parte della popolazione mondiale attraverso le foto, i video, gli articoli e i documenti pubblicati anche sui social.

I social insomma sono diventati un acceleratore straordinario di quel processo mondiale di globalizzazione di cui da anni sentiamo parlare. Se i media tradizionali devono necessariamente rispondere a precise logiche editoriali, territoriali e commerciali, le notizie sui social riescono a raggiungere chiunque e ovunque, senza alcun vincolo.

Ricordiamoci però di fare attenzione alle fake news e controlliamo le fonti, mi raccomando.