Economia

Bonus da 3.600 euro all’anno, se hai questi requisiti richiedilo subito: la domanda scade a giorni

Bonus da 3.600 euro all’anno, se hai questi requisiti richiedilo subitoQuali sono i requisiti necessari - 100news.it

Il Bonus nido 2026 rappresenta quindi un intervento rinnovato e più accessibile per le famiglie italiane, con maggiori certezze.

Il Bonus nido 2026 conferma la sua centralità come strumento di supporto alle famiglie italiane con bambini fino a tre anni, con importanti aggiornamenti normativi e procedurali entrati in vigore tra il 2025 e il 2026.

Il contributo mira a ridurre il costo delle rette per asili nido pubblici e privati autorizzati, micronidi e sezioni primavera, estendendosi anche a forme di assistenza domiciliare per bambini con patologie gravi certificate.

Novità principali e modalità di accesso al Bonus nido 2026

Dal nuovo anno cambia radicalmente la modalità di presentazione della domanda: non sarà più necessario richiedere il bonus ogni anno da zero. Una volta accolta, la domanda rimane valida fino al compimento dei tre anni del bambino, richiedendo solo una conferma annuale delle mensilità e l’invio delle ricevute di pagamento.

Questa importante semplificazione riduce la burocrazia e velocizza l’accesso al sostegno economico, pur mantenendo l’obbligo di documentare le spese effettivamente sostenute.

La domanda deve essere inoltrata entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento, tramite il portale INPS, accessibile con SPID, CIE o CNS, oppure tramite patronati abilitati. È altamente consigliato anticipare la richiesta poiché le risorse sono assegnate in ordine cronologico.

Bonus da 3.600 euro all’anno, se hai questi requisiti richiedilo subito

I dettagli da conoscere – 100news.it

Per presentare la domanda, i genitori devono:

  • Accedere al servizio “Bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione” sul sito INPS.
  • Inserire i dati del bambino, la struttura o il tipo di assistenza domiciliare, e indicare l’IBAN per l’accredito.
  • Allegare le ricevute di pagamento o, in caso di assistenza domiciliare, la certificazione pediatrica che attesti la patologia grave.
  • Inviare la domanda e conservare la ricevuta di presentazione.

Le ricevute devono contenere tutte le informazioni essenziali: nome della struttura, nome del bambino, importo, mese di riferimento, data e modalità di pagamento. Le strutture private devono essere autorizzate; in caso di perdita dell’autorizzazione, le mensilità successive non possono essere rimborsate.

Importi e beneficiari del Bonus nido 2026

Gli importi del Bonus nido variano in base all’ISEE del nucleo familiare e alla data di nascita del bambino:

  • Per bambini nati dal 1° gennaio 2024, il contributo può arrivare fino a 3.600 euro annui per ISEE fino a 40.000 euro, e a un massimo di 1.500 euro per ISEE superiore a tale soglia.
  • Per bambini nati prima del 2024, l’importo massimo è di 3.000 euro annui con ISEE fino a 25.000, 2.500 euro per ISEE tra 25.001 e 40.000, e 1.500 euro per ISEE superiore a 40.000.

L’erogazione avviene in massimo 11 mensilità, senza superare l’importo della retta effettivamente pagata.

Possono accedere al beneficio:

  • Genitori, affidatari o adottivi di bambini fino a tre anni che frequentano servizi educativi autorizzati (asili nido, micronidi, sezioni primavera).
  • Famiglie con bambini affetti da patologie croniche gravi che impediscono la frequenza del nido, purché con certificazione pediatrica e assistenza domiciliare.

Il contributo viene accreditato sul conto corrente indicato entro 30 giorni dalla convalida della documentazione per ciascuna mensilità.

Compatibilità con altre misure e consigli per la ricezione del bonus

Il Bonus nido 2026 è pienamente compatibile con l’Assegno Unico Universale e con eventuali contributi regionali o comunali, a condizione che non si sovrappongano per la stessa spesa. Gli importi dell’Assegno Unico non influenzano il calcolo dell’ISEE per il bonus nido, consentendo dunque un cumulo di sostegni familiari.

In caso di ritardi nell’erogazione, che solitamente avviene entro 60 giorni dalla validazione delle ricevute, è consigliabile verificare lo stato della domanda nell’area personale INPS.

Se tutto risulta regolare, l’apertura di un ticket tramite “INPS Risponde” rappresenta il metodo più efficace per sollecitare l’accredito. Spesso la pratica viene sbloccata entro pochi giorni. In alternativa, si può rivolgersi a un patronato per supporto.

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