Scelta sempre più diffusa nei bagni moderni, unisce estetica, risparmio e rispetto delle normative locali per ambienti funzionali e luminosi
Quando si tratta di ristrutturare un bagno, uno degli aspetti più discussi riguarda l’altezza del rivestimento delle pareti e la scelta di posare le piastrelle solo fino a metà parete. Questa soluzione, oltre a essere esteticamente apprezzata, risponde a precise esigenze tecniche e normative ed è particolarmente indicata in ambienti moderni e funzionali.
Uno degli errori più comuni è la mancanza di un progetto dettagliato, che includa la planimetria del rivestimento e le relative quote. Questo documento, anche se non obbligatorio, è fondamentale per coordinare il lavoro di piastrellisti e altri artigiani, prevenendo problemi estetici e tecnici.
La normativa e le ragioni tecniche del rivestimento a metà parete
La scelta dell’altezza delle piastrelle in bagno non è mai casuale, ma deve sempre tener conto dei regolamenti edilizi comunali, che variano da città a città. Ad esempio, il Regolamento Edilizio di Milano stabilisce che le pareti dei bagni devono essere rivestite con materiali impermeabili e lavabili fino a un’altezza di 180 cm in corrispondenza degli apparecchi sanitari. Analogamente, a Palermo la normativa prevede un’altezza minima di 150 cm per il rivestimento delle pareti, sempre con materiali resistenti all’acqua.

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Importante è sottolineare che la normativa non fa sempre riferimento esplicito alle piastrelle in ceramica, ma richiede che le superfici siano impermeabili e facilmente lavabili. Questo apre la porta a soluzioni alternative come resine, microcemento o pitture lavabili con caratteristiche idrorepellenti. Tuttavia, la posa delle piastrelle fino a metà altezza rimane una delle scelte più diffuse per il suo equilibrio tra funzionalità, estetica e costi.
Rivestire le pareti del bagno fino a metà altezza, generalmente tra i 120 e i 150 centimetri, è una scelta che ricorda l’effetto boiserie e offre numerosi vantaggi. Questo tipo di rivestimento lascia la parte superiore delle pareti libera, permettendo di utilizzare colori chiari o tonalità pastello che ampliano visivamente lo spazio e rendono l’ambiente più luminoso e arioso. È una soluzione particolarmente indicata per bagni stretti e lunghi, poiché attenua l’effetto corridoio tipico di questi locali.
Dal punto di vista economico, posare le piastrelle solo fino a metà parete comporta un risparmio in termini di materiali. Tuttavia, è fondamentale progettare attentamente la disposizione degli elementi come placca del wc, specchio e placche elettriche: questi devono essere posizionati al di sopra della linea di giunzione tra piastrelle e parete non rivestita o completamente integrati nel rivestimento per evitare un effetto visivo sgradevole. Inoltre, è importante evitare che elementi come il sedile del wc interferiscano con la placca di risciacquo, verificando le specifiche tecniche disponibili dai produttori.
Oltre al rivestimento a metà altezza, esistono altre tre opzioni valide per definire fino a dove piastrellare le pareti del bagno:
- Fino all’altezza della porta, in genere intorno ai 210-220 cm, è una soluzione classica che protegge efficacemente le pareti e si adatta a molte configurazioni di bagno.
- Rivestimento a tutta altezza, fino al soffitto, che richiede attenzione ai dettagli come la planarità della superficie e l’uso di profili terminali per una finitura perfetta. Questa scelta permette di giocare con colori e geometrie per creare punti focali distintivi, come un’ampia doccia walk-in.
- Rivestire solo dove serve, ossia nelle zone a rischio schizzi come doccia, lavabo, sanitari e bordo vasca, lasciando le altre pareti semplicemente pitturate con smalti o idropitture lavabili.
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