Economia

Conviene nel 2026 accendere un mutuo per comprare casa? La risposta degli esperti

Conviene nel 2026 accendere un mutuo per comprare casa?Conviene comprare casa nel 2026 - 100news.it

Gli esperti consigliano di confrontare attentamente le offerte disponibili, privilegiando la trasparenza di costi e condizioni.

La Banca Centrale Europea (BCE) ha confermato la sua strategia di politica monetaria mantenendo i tassi di interesse invariati, decisione che influenza direttamente il mercato dei mutui in Italia e in tutta l’Eurozona.

La scelta dell’istituto di Francoforte arriva in un contesto in cui le previsioni economiche sono state riviste al rialzo, segnalando una crescita economica più robusta e un’inflazione sotto controllo, elementi chiave per chi si sta chiedendo se conviene accendere un mutuo nel 2026 per acquistare casa.

Politica monetaria e proiezioni economiche aggiornate

Durante l’ultimo incontro, la BCE ha mantenuto il tasso sui depositi al 2%, il tasso di rifinanziamento principale al 2,15% e il tasso marginale al 2,40%, segnando la quarta pausa consecutiva nell’aumento del costo del denaro. La presidente Christine Lagarde ha sottolineato l’approccio “guidato dai dati”, che implica decisioni basate sull’andamento reale dell’economia piuttosto che su previsioni rigide.

Le proiezioni macroeconomiche riviste indicano una crescita del PIL dell’Eurozona più incoraggiante, con un +1,4% previsto per il 2025 (in rialzo dal +1,2%), un +1,2% nel 2026 (da +1,0%) e un ulteriore +1,4% nel 2027, stabilizzandosi all’1,4% nel 2028.

Conviene nel 2026 accendere un mutuo per comprare casa?

I dettagli da conoscere – 100news.it

Questo miglioramento è trainato da consumi interni solidi e da un contesto geopolitico meno rischioso, nonostante persistano alcune tensioni commerciali a livello globale. L’inflazione media è prevista in diminuzione, attestandosi al 2,1% nel 2025 e scendendo progressivamente all’1,9% nel 2026 e all’1,8% nel 2027, per stabilizzarsi al 2,0% nel 2028, con un core inflation (esclusi energia e alimentari) in leggera flessione.

Implicazioni per i mutui casa nel 2026

Le condizioni attuali del mercato del credito riflettono questa stabilità della politica monetaria. Secondo i dati aggiornati di MutuiOnline.it, il tasso nominale medio del mutuo variabile si aggira attorno al 2,64%, risultando più conveniente rispetto al tasso fisso, che si attesta mediamente al 3,34%.

Tuttavia, la preferenza degli italiani rimane saldamente orientata verso il tasso fisso: oltre il 90% delle richieste di mutuo nel trimestre in corso riguarda proprio questa formula, scelta per la sicurezza di una rata costante in un contesto economico ancora incerto.

Le simulazioni effettuate per un profilo tipo – impiegato di 35 anni residente a Milano, con reddito mensile di 2.600 euro che richiede un mutuo di 100.000 euro su 30 anni per un immobile del valore di 200.000 euro – mostrano offerte competitive. Tra le migliori si segnalano:

  • BPER Banca con un TAN del 3,10% e una rata mensile di 427,02 euro (TAEG 3,35%);
  • BNL – Gruppo BNP Paribas al 3,15% di TAN con rata di 429,74 euro (TAEG 3,61%);
  • Webank con un TAN del 3,47% e rata mensile di 447,37 euro (TAEG 3,58%), offrendo perizia gratuita e assicurazione casa inclusa.

Le condizioni comprendono spese di istruttoria e perizia variabili, ma complessivamente si mantengono su livelli considerati accettabili in termini storici.

Prospettive e consigli per chi vuole acquistare casa

Il Codacons ha sottolineato come la decisione della BCE di mantenere invariati i tassi protragga l’incertezza per le famiglie italiane, soprattutto in relazione all’onere del debito.

Non si prevedono variazioni significative nei costi dei finanziamenti a breve termine, pertanto chi sta valutando l’acquisto di una casa nel 2026 dovrà tenere in considerazione non solo il valore dei tassi ma anche la propria propensione al rischio legata alle oscillazioni dei mercati finanziari.

In un contesto di crescita economica moderata e inflazione sotto controllo, un mutuo a tasso fisso rimane la scelta preferita per chi desidera stabilità e prevedibilità nei pagamenti mensili, evitando sorprese legate a possibili rialzi futuri dei tassi di interesse.

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