Ecco quanto consuma (e ti costa) tenere acceso l’Albero di Natale

Vi siete mai chiesti, dopo averlo addobbato, quanto costa tenere acceso un albero di Natale? Ecco una panoramica sui numeri riguardanti consumi e costi

Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, cresce l’interesse per il consumo energetico delle luci di Natale, in particolare quelle utilizzate per illuminare l’albero. Negli ultimi anni, l’adozione di luci a LED ha rivoluzionato il settore, permettendo di ottenere effetti luminosi suggestivi con consumi davvero contenuti.

Ma quanto costa realmente tenere acceso l’albero di Natale per l’intera giornata? Un’analisi dettagliata aggiornata alle tecnologie più recenti ci offre una panoramica chiara e precisa.

Consumi e costi delle luci LED per l’albero di Natale

Le luci a LED sono ormai lo standard per l’illuminazione natalizia grazie alla loro efficienza energetica e durata superiore rispetto alle lampadine tradizionali. Esistono tre principali tipologie sul mercato che si differenziano per densità di lampadine e impatto visivo: luci LED classiche, luci LED compact ad alta densità e luci LED cluster a effetto grappolo.

• Luci LED classiche: caratterizzate da lampadine distanziate tra 5 e 10 cm, sono ideali per chi preferisce un albero elegante e non sovraccarico. Il consumo stagionale per un albero tra 1,2 e 1,8 metri si aggira intorno a 1,03 kWh, con un costo stimato di circa 0,31 euro per l’intero periodo natalizio.
• Luci LED compact: grazie ad una maggiore densità di lampadine (2-3 cm), garantiscono una luminosità più intensa consumando addirittura leggermente meno rispetto alle versioni classiche. Per un albero di altezza analoga, il consumo si attesta intorno a 0,96-0,98 kWh, con un costo inferiore ai 0,30 euro.
• Luci LED cluster: rappresentano la soluzione più ricca e scenografica, con migliaia di lampadine molto ravvicinate che creano un effetto di riempimento totale. Anche in questo caso, il costo per l’intera stagione è sorprendentemente basso, variando tra 0,48 e 1,37 euro a seconda dell’altezza dell’albero, anche per modelli fino a 4,5 metri.

Un aspetto che genera spesso confusione riguarda la presenza di un’etichetta energetica di classe G sulla confezione delle luci natalizie. Questa classificazione è dovuta alla normativa europea, che valuta il rapporto tra emissione luminosa e consumo energetico, non la sola efficienza. Poiché l’illuminazione d’atmosfera, come quella natalizia, emette una luce meno intensa rispetto all’illuminazione funzionale, risulta inevitabilmente collocata nelle classi più basse. Ciò non significa che le luci siano energivore, anzi, le moderne catene a LED rappresentano una delle soluzioni più sostenibili in termini di consumi.

L’analisi dei dati conferma che il costo energetico non dovrebbe rappresentare un vincolo nella scelta dell’illuminazione per l’albero di Natale. La differenza economica tra opzioni minimaliste e quelle più sofisticate è inferiore a un euro per l’intera stagione, un importo trascurabile rispetto al valore estetico e all’atmosfera che si crea in casa. Questo permette di orientarsi liberamente verso il tipo di illuminazione che più rispecchia le proprie preferenze, senza preoccupazioni per la bolletta.