Con l’entrata in vigore della nuova normativa sulla responsabilità medica, i medici saranno direttamente responsabili per i danni causati ai pazienti durante l’esercizio della professione. Questa riforma segna un cambiamento significativo nel rapporto tra operatori sanitari e sistema legale, introducendo regole più stringenti e una maggiore tutela per chi subisce danni da malpractice.
L’aggiornamento normativo, approvato a fine novembre 2025, prevede che la responsabilità civile del medico non sia più mediata da strutture sanitarie o assicurazioni, ma cada direttamente sul professionista. Questa modifica intende rendere più trasparente il processo di risarcimento e responsabilizzazione, riducendo al contempo il ricorso a controversie legali prolungate.
In particolare, la legge stabilisce che in caso di danni causati da negligenza o imperizia, il medico risponderà in prima persona, con l’obbligo di risarcire il paziente. Restano tuttavia esclusi i casi in cui l’evento dannoso sia conseguenza di complicanze imprevedibili o di procedure eseguite correttamente ma con esiti avversi. In questi casi, la normativa riconosce la natura intrinseca del rischio medico.
Impatti sul sistema sanitario e sulle assicurazioni professionali
Il nuovo quadro legislativo comporta importanti riflessi anche per il sistema assicurativo. Le compagnie dovranno adeguare le polizze professionali degli operatori sanitari, considerando il maggior rischio diretto a carico del medico. Questo potrebbe tradursi in un aumento dei premi assicurativi, con possibili ripercussioni sui costi sanitari complessivi.
Dal punto di vista operativo, gli ospedali e le cliniche dovranno rivedere le proprie procedure interne per garantire un controllo più severo sulla qualità delle prestazioni e la formazione continua del personale medico. L’obiettivo dichiarato dal legislatore è di migliorare la sicurezza delle cure e ridurre gli errori clinici.
La comunità medica ha accolto con attenzione la riforma, con opinioni divergenti. Molti professionisti temono che l’aumento della responsabilità diretta possa generare un clima di maggiore cautela, fino a limitare l’assunzione di rischi necessari in alcune situazioni cliniche. Altri, invece, apprezzano la chiarezza normativa che potrà favorire una maggiore fiducia tra pazienti e medici.
Nel contempo, gli esperti legali sottolineano che la legge potrebbe facilitare il riconoscimento dei diritti dei pazienti, snellendo le procedure di risarcimento e riducendo i tempi dei processi. La nuova normativa pone dunque le basi per un sistema più equo e trasparente nel campo della responsabilità sanitaria.
medici- 100news.it






